Cosenza, l’inferno del Cup dell’Annunziata.
di Marilia Argentino
Non possiamo far passare inosservata la segnalazione che abbiamo ricevuto, circostanziata nelle diverse inefficienze e disfunzioni. Non passa giorno che non riceviamo denunce di persistenti inefficienze soprattutto da parte di chi affetto da patologie a lungo o lunghissimo decorso è sottoposto periodicamente a questo vero e proprio percorso ad ostacoli, un vero e proprio calvario. Se per il pronto soccorso dell’Annunziata pare si stia facendo qualcosa per renderlo più funzionale per malati e operatori sanitari, al Cup di Cosenza persistono disservizi allucinanti che minano la salute degli utenti che, si sottolinea, frequentano il luogo perché già malati e bisognosi di cure: dalle tante segnalazioni che ci pervengono segnaliamo e denunciamo i più frequenti:
1) Sono attivi solo 4 sportelli su dodici dalle 8 alle 13, 45 e il martedì e giovedì anche di pomeriggio dalle 15,00 alle 17,45. Ciò comporta file interminabili con attese di circa due ore a paziente e la porta sbattuta in faccia alle 13, 40 o alle 17,40 anche se in possesso di biglietto di prenotazione e magari dopo due ore di attesa;
2) Alcune di queste prestazioni sono prenotabili in farmacia, non i prelievi di sangue e questo sinceramente non si capisce;
3) Il sistema informatico che permette la prenotazione in Farmacia, tra l’altro spesso non è accessibile e questo amplifica i problemi e le file all’interno del CUP;
4) Per il ritiro dei referti inoltre il paziente è costretto a perdere altre ore in fila perché il servizio di invio via mail è stato sospeso in piena pandemia, con la conseguente assurdità di creare perenne assembramento dentro e nel cortile del CUP;
Il fascicolo sanitario elettronico quello sconosciuto.
Il fascicolo sanitario elettronico esiste solo sulla carta. I referti ritirabili presso il CUP sono caricati (non sempre) a distanza di diversi giorni, rendendolo praticamente inutile se, come capita, il referto delle analisi è legato a visite specialistiche di controllo.
Tutto questo evidenzia almeno tre considerazioni.
Non è possibile trincerarsi dietro la mancanza di personale dato che è evidente come 5 o 6 unità di personale a tempo pieno in più crediamo possano essere anche reperite con un ottimizzazione di risorse e funzioni;
La totale insensibilità e disfunzione dei responsabili del servizio che assistono da anni a questa indecorosa e vergognosa situazione che grava sulle salute già cagionevole dei malati e non riescono a porvi rimedio potenziando le alternative di prenotazione presso non solo le farmacie, ma ad esempio permettendo anche ai medici curanti di prenotare per i propri pazienti e utilizzando l’invio per mail dei referti o rendendo fruibile, aggiornato e accessibile il fascicolo sanitario elettronico;
Con la speranza che qualcuno abbia pietà per i malati di Cosenza, chiediamo di darne quanto possibile ampia diffusione e denuncia.
MDC Calabria il Coordinatore Giorgio Durante