Grazie Jole, ancora una volta sei riuscita a sorprendermi.

di Pietro Tarasi

Questa mattina sto rileggendo tutte le chat nei vari gruppi di diversa natura in cui partecipo. Commercianti, ristoratori, turismo, politica, cittadinanza attiva e tanto altro. Ciò che indigna é la confusione in cui gli ultimi provvedimenti hanno gettato chi opera e vive sul territorio. Smarriti tra preoccupazioni e voglia di ricominciare, tutti hanno un atteggiamento di incredulità e prudenza. Noi viviamo ormai dai tempo una caduta libera di autorevolezza della politica e più che guidati ci sentiamo usati. Le opinioni di attori della commedia all’italiana, grazie alla facilità dei social di penetrare nella nostra quotidianità, sono diventate funzioni politiche. I monologhi hanno sostituito i dibattiti, mentre quest’ultimi sono spettacoli inconcludenti ed indecorosi. Da giorni sentiamo opinionisti, medici, politici, attori, cantanti, presentatori, avventurieri, imprenditori, prenditori, rappresentanti di tutte le declinazioni del lavoro e tanto altro riempire i palinsesti delle TV nazionali in una logorrea senza fine. Oggi l’apoteosi. Io stamattina da agricoltore vado a fare quello che ho fatto nei giorni passati e non ho ben chiaro cosa fare e cosa dire se qualcuno dovesse fermarmi. Solo una cosa so per certo, che se dovessi decidere se aprire o chiudere saprei benissimo chi rinchiudere. Grazie Jole, ancora una volta sei riuscita a sorprendermi.