Intervista a Jasmine Cristallo portavoce 6000 Sardine.
Intervista esclusiva di Giorgio Durante
Jasmine Cristallo, è una di quelle che non le manda a dire, di calabrese non ha molto, diciamo che ha preso solo il buono, della calabresità ha la caparbia, ma è inclusiva, altruista, non usa mai “Io” ma “Noi” opera nel sociale ma ha una innata propensione alla politica quella del “bene comune”. Quella politica che oggi la costringe ad esporsi, ha iniziato dai balconi, e sì la “rivolta dei balconi” contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini è partita dalla Calabria, alla trentottenne di Catanzaro, il merito di aver sfatato una serie di luoghi comuni, un’iniziativa emulata poi in diverse città italiane e tale da suscitare attenzioni e curiosità. «Sono rimasta sinceramente sorpresa – ammette Cristallo – di tanta attenzione, ma vorrei spiegare bene che se siamo riusciti a far parlare di noi il merito è di tutti coloro che hanno lavorato all’iniziativa». Ma non si è fermata lì, con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, ha sentito l’esigenza di dire la sua ma questa volta come portavoce del movimento delle 6000 Sardine Calabresi, anche se Jasmine Cristallo ormai rappresenta nella società civile quella voglia di ribellione e di riscatto di tutta una parte dell’Italia che soffre e che è vilipesa, che parte dal Molise per arrivare fino alla Sicilia.
Appena l’incontri ti rendi conto che è una vera, spontanea, sincera, non ti mette in soggezione anzi è diretta, garbata, ma se deve affondare, affonda.
Mi viene spontaneo, senza preamboli fargli subito una domanda, Jasmin Cristallo non c’è pericolo di strumentalizzazione del movimento e la possibilità che tu venga fagocitata all’interno del sistema partito dal PD? La risposta è pronta forse la domanda era attesa:
“Devo premettere che pur comprendendo il senso della domanda, devo sottolineare che il PD è uno dei centro sinistra, indubbiamente vi sono donne e uomini che io rispetto e apprezzo, ma il soggetto PD non è mai stato riferimento per un mio impegno politico più’ strutturato.
In questa fase precisa della storia della mia regione e del paese, credo che sia importante una azione di movimento che incalzi, sproni, critichi, fronteggi l’azione politica finora condotta.
Certo ho le idee molto chiare su come un politico dovrebbe comportarsi nello svolgere il proprio ruolo o la propria missione, esattamente il contrario di quando oggi la politica abbia fatto in Calabria.
La mia rabbia, il mio disappunto manifestato ormai apertamente con il mio messaggio, cui, tardivamente e in modo precipitoso (e per alcuni apparso anche sospetto) Oliverio ha risposto, nasce proprio da questa incapacità della politica meridionale di rigenerarsi di ammettere propri errori e di farsi da parte, senza per questo negare cio’ che buono è stato prodotto sono talmente autoreferenziali che pensano perfino di andare anche oltre le regole del proprio partito. In Calabria non abbiamo un ricambio generazionale in politica, il sistema ha creato un tappo, che di fatto, indipendentemente dagli schieramenti, favorisce gli interessi personali di una intera generazione di politici e di numerosissimi clienti creati ad hoc per supportare la conservazione del sistema, un circuito perverso che bisogna interrompere”.
Jasmin Cristallo è ormai un fiume in piena, tanta è la passione politica che la motiva che non riesci ad interromperla per porgli un’altra domanda. “Mi hanno chiamato tutti e tutti si sono sperticati in offerte di incarichi in cambio di un endorsement delle 6000 Sardine, questo la dice lunga sull’impatto che può avere un movimento civico di opinione sui dinosauri della politica calabrese, che temono di perdere il trono e il consenso. E come se gli stessi non avessero contezza di quella che è la realtà di questa regione, è come se dalla sala di regia della cittadella, imponente maniero dei nostri giorni, si avesse una visione completamente falsata di una regione allo sbando dove, soprattutto i giovani trovano scampo in una emigrazione di necessità, e dove tutti gli altri vivono una forte rassegnazione che non riesce neanche a diventare più indignazione e protesta”.
Jasmin Cristallo qual è stata la reazione della politica alle tue proposte ed ai ripetuti inviti all’unità della sinistra?
“Inutile dire che quello che fa più male è proprio il fuoco amico, sui social sono apparsi post molto offensivi che si scontrano soprattutto con la mia storia personale, mi tocca anche segnalare come da parte di molti militanti del PD pro-Oliverio sia venute accuse inconsistenti ma soprattutto sessiste, fuori dal contesto temporale e culturale che viviamo. Questo la dice lunga su una classe dirigente che non riesce ad emanciparsi neanche sul piano culturale e che alleva ed alimenta sudditi genuflessi.
Ma questo non permette a nessuno di spiattellare insinuanti atteggiamenti o prese di posizione da parte della destra locale e regionale.
Respingo con forza ogni tentativo di inquinare il dibattito politico, e con esso le coscienze dei Calabresi da parte di opportunismi della destra tutta.
Jasmin Cristallo qual è l’obiettivo che il movimento delle 6000 Sardine vuole raggiungere? “Non si tratta di obiettivi di una singola componente della società civile, ma si tratta di obiettivi generali dell’intera popolazione, soprattutto meridionale, che siano quelli dei Balconi, delle Sardine, dei precari, dei disoccupati, delle associazioni di categoria, c’è un mondo intero di gente stanca che vuole cambiare, che vuole che i propri bisogni diventino tema centrale dell’azione politica. Le sardine nascono anche per far da barriera a derive sovraniste e di destra, che trovano alimento nello sbando generale che oggi si vive soprattutto nel sud Italia e cerca risposte e forse aiuto proprio da coloro che hanno grandi responsabilità, anche del passato dell’attuale condizione meridionale. L’appeal di queste forze politiche è maggiore laddove una sinistra, litigiosa, che non si rinnova nella sua classe dirigente e che si è dimostrata incapace, quando non affarista e nepotista, non riesce a dare risposte adeguate alla gente. L’unica strada da percorrere per sbarrare la strada a derive autoritarie e sovraniste è ritrovare unità a sinistra con le forze giovani e migliori del meridione, con un rinnovamento totale della classe dirigente, creando le condizioni di sviluppo di un territorio che dal punto di vista delle potenzialità non ha nulla da invidiare ad altri più fortunati dal punto di vista politico, assumendo prima di tutto un punto di vista antiliberista, in rapporto alle condizioni materiali di vita delle classi sociali meno abbienti e disagiate, alle attesa di aspettativa culturale della Regione, non come privilegio per pochi, ma come emancipazione e opportunità per tutti; dove l’ascensore sociale riprenda a funzionare, e si blocchi il montacarichi riattivato per far riemigrare dal sud al nord le nuove generazioni e non solo”.
Quello che più ti colpisce di Jasmine Cristallo è la determinazione e la passione politica, ci lasciamo con la certezza che le diverse anime della sinistra trovino una sintesi in un contesto di reale rinnovamento, unico presupposto per la sopravvivenza di un idea diversa di Regione e di Nazione, solidale, inclusiva ed equa nel rispetto dei valori sanciti dalla costituzione.