Cosenza città di facciata: l’amministrazione Occhiuto ha fallito e l’ha resa invivibile.

si Francesca Librandi

La Città di Cosenza è diventata come la Banca, durante la settimana non ti vuole, ma durante il week end si. La Banca perché è chiusa e la Città perché non deve offrire servizi ma lustrini e paillettes, ristoranti alla moda e vetrine sfavillanti, solo su C.so Mazzini però, che è bella pulita e dove si può passeggiare senza pensieri e tutti sorridenti per sentirsi fuori dagli schemi come promuovono gli spot pubblicitari delle auto. Una Città per gli avventisti della Domenica, per i turisti di Carolei, Laurignano e Spezzano della Sila.
A dimostrazione di ciò basta guardare la situazione dei rifiuti , Corso Mazzini si riempie di statue e la periferia d’immondizia, assenza totale di manutenzione idrica, delle strade e dei Parchi, e dove succede uno smottamento, o un crollo che inibisce l’accesso ad un’arteria stradale, si piazzano, maldestramente tra l’altro, i new jersey , si chiude la strada, e ce ne possiamo scordare. La viabilità è ormai afferibile ad una sorta d’intricato labirinto, i sensi di marcia sono assolutamente irrazionali e vengono creati assurdi imbuti come quello su Corso Umberto; proprio li un Tir qualche giorno fa, per passare da quella strettoia, ha distrutto la fiancata di un auto ferma qualche metro più avanti. Se un tir non può passare da Corso Umberto, fino a poco tempo fa una delle arterie stradali più ampie, allora bisogna inibire a questi pachidermi di entrare in Città. Apprezzeremmo molto se l’amministrazione comunale fosse in grado di imporre alle Gdo presenti nel nostro Comune di munirsi di mezzi più piccoli atti ad andare a caricarsi la merce dai tir fuori Città magari in uno spazio realizzato ad hoc; si creerebbero nuovi posti di lavoro. Sempre alcuni giorni fa un carro funebre ha dovuto sostare sulla piazza Bilotti (fino a poco tempo fa chiusa perché non a norma in termini di sicurezza) e i lavoratori dell’Azienda di Pompe funebri per fa uscire il feretro da casa hanno dovuto fermare il traffico nei due sensi di marcia. A Cosenza le persone non hanno rilievo, al Comune infatti i dipendenti si contano sulla punta delle dita, chi va in pensione non viene sostituito perché le casse del Comune sono in dissesto, e le necessità della vita quotidiana vengono vissute con fastidio da questa amministrazione, come qualcosa da nascondere, un impegno troppo gravoso, un costo improduttivo, come i luoghi di cultura, i Teatri, le scuole; molto meglio occuparsi della vetrina lasciando che il negozio fallisca, meglio una falsificazione della realtà, in fondo nel nostro Paese conta solo salvare le apparenze, la facciata.