Enogastronomia e Turismo i temi scelti per festeggiare in Calabria il ventennale dell’ONAS
Il settore turistico collegato all’enogastronomia funziona, con una tendenza ormai consolidata che valuta e pretende la promozione e l’uso di prodotti genuini, soprattutto vino e cibo, da scoprire in zone autentiche con ritmi tranquilli.
Questa è fra le prime motivazioni di viaggio verso il nostro Bel Paese, che è poi quello che si cerca fortemente in Calabria.
Il successo del turismo enogastronomico cresce per la sua peculiarità di proporre degustazioni di prodotti tipici e visite in vigne e cantine associate.
Ma, negli ultimi tempi, la qualificazione e lo sviluppo dell’enoturismo si afferma attraverso la possibilità che hanno i visitatori di partecipare attivamente a esperienze di preparazione di piatti e pietanze regionali.
Il target che identifica l’enoturista è medio-alto e si distingue dalle tipologie degli altri tipi di viaggiatori perché il visitatore è sensibilmente informato e attento al paesaggio, oltre che alla gastronomia tipica e all’arte.
Per la valorizzazione dei territori italiani, tutti gli attori – pubblici e non – hanno un ruolo importante.
Tra questi si può certamente annoverare l’ONAS (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Salumi) che sceglie ancora una volta la Calabria per promuovere un suo evento nazionale: come quello previsto per sabato 18 Maggio 2019 con un centinaio di soci e maestri assaggiatori provenienti da diverse regioni italiane, che si ritroveranno a Cosenza per celebrare il ventennale ONAS e per un educ-tour enogastronomico che, oltre al capoluogo di provincia, toccherà anche alcuni paesi di cultura arbëreshë.
Ovviamente, i salumi e le produzioni tipiche calabresi saranno al centro degli eventi e degli incontri programmati, tra i quali il II Memorial “Francesco Monaco”, rassegna regionale di salumi DOP e suino Nero di Calabria.
Per l’occasione, la Presidente nazionale dell’ONAS, Bianca Piovano, incontrerà alcuni rappresentanti istituzionali per concordare e organizzare insieme nuove attività di promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche salumiere, che coinvolgano tutti gli attori istituzionali e non della filiera.
L’evento è patrocinato dall’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria, dal Comune di Cosenza e dalla Camera di Commercio di Cosenza: enti che hanno manifestato interesse verso i temi scelti per l’occasione, soprattutto perché consci della bontà di questo genere di iniziative, i cui obiettivi sono comuni.
Obiettivi e azioni, per come si legge sul sito istituzionale dell’Accademia “affinché il lembo estremo della penisola italiana non sia luogo di passaggio, ma terra che sa finalmente esprimere tutto il suo complesso carattere – selvatico, solare, affascinante e colto, austero, a tratti mistico – che porge al turista un caloroso e sorridente “benvenuto”, grazie al ricco patrimonio agroalimentare ed enogastronomico. Un mondo trainante e coinvolgente, fondamentale per unosviluppo integrato e sostenibile della Calabria. Non solo perché anche il turista ha un palato da soddisfare, quanto per i sedimenti storici, le sopravvivenze culturali, le specificità ambientali e geografiche, che sono parte integrante della tavola calabrese. Se l’uomo, come affermava Feuerbach, è ciò che mangia, non v’è dubbio che mangiare calabrese vuol dire cibarsi di buona cultura, sapida storia e sana tradizione. Il Pensiero Mediterraneo, dunque, che si incarna nella materia e nutre anche la mente e lo spirito”.
Caterina Spina