Verso la costituzione di un Distretto del Cibo per il crotonese.
di Francesca Librandi
Quello dei distretti del cibo è un work in progress di un gruppo affiatato di animatori del territorio ed esperti di sviluppo territoriale e marketing che da due anni cercano di raccontare che un’altra Calabria può esistere, e con questa finalità hanno coinvolto amministratori locali, istituzioni, Camere di Commercio, associazioni di categoria, enti culturali. E’ Giorgio Durante, Presidente dell’Accademia delle Tradizioni di Calabria ed esperto di comunicazione che sui social traccia un profilo di quello che dovrebbero essere i Distretti del Cibo: L’approccio alla progettualità distrettuale per come è stata vista in passato è totalmente errato, immaginare di perseverare sulla strada dei distretti rurali e di quelli di qualità sarebbe un errore imperdonabile. L’iniziativa distrettuale definita “distretti del cibo” regolamentata da una legge nazionale, prevede, scrive Durante, un approccio diverso, la presenza dei diversi soggetti pubblici e privati devono sostanzialmente svolgere i ruoli definiti dalle loro diverse mission, è la governance di distretto che definisce le strategie integrate di sviluppo sulla base proprio delle istanze che vengono dal territori con gli attori che li rappresentano. Una governance tecnica di esperti che deve sintetizzare e definire i percorsi di sviluppo mettendo insieme nella sostanza il ricco insieme di galassie di risorse enogastronomiche, ambientali e turistiche.
Nel Crotonese, diversi soggetti si sono cercati e trovati cercando di cogliere l’opportunità offerta dal nuovo strumento, quello di oggi sarà un incontro operativo fra sindaci, rappresentanti istituzionali e associazioni di categoria, animatori culturali, operatori del settore agricolo e del turismo, della ristorazione e della ricettività, della formazione e della ricerca, ma soprattutto della produzione artigianale, agroalimentare ed enogastronomica del territorio.
L’ultima generazione di quella grande famiglia di distretti, che si sono diffusi in poco più di venti anni, troverà una nuova dimensione territoriale di promozione e sviluppo grazie all’impegno fattivo di Confindustria Crotone, con il sostegno della Camera di Commercio.
Venerdì 17 luglio 2020, alle ore 17.30, presso la sala convegni Dentalia di Crotone (Via E. Fermi), si terrà l’incontro informativo per la prossima composizione di un partenariato diffuso, preliminare alla futura istituzione e riconoscimento di un Distretto del Cibo del crotonese.
Prenderanno parte all’incontro: Mario Spanò, presidente di Confindustria Crotone; Alfio Pugliese, presidente della Camera di Commercio di Crotone; Don Pasquale Aceto, direttore Servizio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi Crotone-Santa Severina; Giuseppe Dell’Aquila, presidente della Provincia di Crotone; la deputazione parlamentare e regionale della provincia crotonese; l’assessore all’agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo.
Le modalità operative per il riconoscimento del Distretto del Cibo verranno illustrate da: Luigi Borrelli, presidente del Polo NET di Crotone; Giacomo Giovinazzo, dirigente generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria; Cosimo Cuomo, esperto di politiche per lo sviluppo territoriale; Pino Campisi, esperto di politiche del lavoro e presidente di Acli Terra Calabria; Valerio Caparelli, esperto in comunicazione pubblica e marketing territoriale.
I promotori dell’iniziativa puntano sul Distretto del Cibo del crotonese, convinti che la provincia possieda eccellenze da sviluppare e promuovere rispetto a quanto fatto sinora, sia per le peculiarità sia per la vivacità di iniziative e prodotti che necessitano di una maggiore riconoscibilità e visibilità sul territorio nazionale e internazionale.
L’identità storica e culturale, insieme ad elementi di innovazione e promozione, rappresenterà per il costituente Distretto del Cibo il tratto distintivo e l’elemento principale da valorizzare, unitamente allo specifico paniere di prodotti tipici e a denominazione presenti sul territorio.