Vittoria di MDC, Legambiente e EFTE: Antitrust sanziona per 5 milioni di euro l’ENI.
Si dichiara soddisfatto Giorgio Durante responsabile regionale (Calabria) Movimento difesa del Cittadino, MDC, per l’importanza della decisione che sanziona l’ENI per la campagna pubblicitaria relativa al gasolio Diesel + con 5 milioni di euro è duplice, sia per l’importo massimo della multa ma soprattutto perché punisce per la prima volta in Italia quale pratica commerciale scorretta ai danni dei consumatori il “Greenwashing” ovvero il marketing ingannevole sulle qualità di rispetto e sostenibilità ambientale di un prodotto.
Il ricorso presentato da MDC, Legambiente e EFTE , Secondo l’Autorità in particolare:
- “Appare ingannevole l’utilizzo della denominazione “Green Diesel” e delle qualifiche “green” e “rinnovabile” per la componente HVO del prodotto…”. Inoltre “non terrebbe conto dell’effetto che può avere sulle emissioni complessive di CO2 il cambiamento indiretto della destinazione dei terreni a causa dell’utilizzo di olio di palma”, come ormai indicato anche dalla direttiva comunitaria (2015/1513 UE);
- “Infine i vanti di riduzione delle emissioni gassose e di riduzione dei consumi contenuti nei messaggi e nelle informazioni in argomento sono estremamente generici nel prospettare “fino al 40%” di riduzione delle emissioni gassose, del 5% in media delle emissioni di anidride carbonica … non risulterebbe vero sulla base delle risultanze istruttorie o sono basate su calcoli non adeguati a giustificarli.” Non sono dimostrati neppure dalle stesse prove portate da ENI: non valgono per le auto più nuove, non valgono per gli inquinanti più significativi per i diesel (es. ossidi d’azoto), si dimostrano lontani dal dichiarato (-40%) nella gran parte dei casi esaminati;
- “I messaggi riguardano un gasolio per autotrazione, ovvero un carburante che per sua natura è un prodotto altamente inquinante e che, evidentemente, non può essere considerato “green”.
- L’AGCM di conseguenza, determina una sanzione amministrativa per pratica commerciale scorretta, in 5 milioni di euro, “pari al massimo edittale”. Tra le motivazioni anche l’aumento delle vendite dell’ENIdiesel+ e i premi (fra 10 e 15 milioni di euro) per incentivare i benzinai nella vendita del prodotto “green”.