La Santelli scarica sui giovani fuori sede e sulle famiglie l’incapacità nel gestire il loro rientro.

C’era da aspettarselo! Nessuna apertura alle istanze di migliaia di Calabresi che sono destinati a veder prolungare il proprio esilio per l’incapacità di organizzare il rientro in sicurezza alle proprie case.  Il comunicato della regione lascia a dir poco perplessi, afferma Giorgio Durante, coordinatore regionale del Movimento difesa del Cittadino, associazione nazionale membro del consiglio nazionale consumatori ed utenti. “Ho letto su una importante testata regionale che la Santelli abbia detto” «I provvedimenti di chiusura della Regione sono in linea con i decreti del governo: di fatto è stata seguita la nostra linea impedendo la mobilità interregionale”. Della chiusura della mobilità regionale fino a fine maggio non lo abbiamo letto da nessuna parte, noi siamo rimasti al decreto del 10 Aprile, dove leggiamo: “Il Dpcm estende le misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus fino al 3 maggio 2020” cosa abbia letto e dove non si capisce…. dice Durante che lancia così il suo affondo  sul tema della prevenzione e della sicurezza  “il rigore e la responsabilità alla quale fa riferimento la Presidente doveva essere messa in campo prima quando un onda di irresponsabili ha preso d’assalto bus e treni e ha raggiunto la Calabria, diffondendo il virus, oppure nel prendere provvedimenti per salvaguardare la sicurezza di centinaia di anziani e di operatori rimasti davvero alla mercè di irresponsabili gestori di RSA. “Se ci sono un certo numero di contagi in Calabria è proprio a causa di queste, chiamiamole leggerezze, causate anche da scelte a dir poco sbagliate ai vertici della Protezione civile che doveva gestire l’emergenza, ad esempio il controllo e il censimento dei rientranti, oppure il rispetto dei protocolli delle RSA da parte delle  ASP”.  Continua ancora il coordinatore regionale “Stupefacente pure il suo”: “rimango convinta che la Politica abbia l’obbligo di coerenza e non debba farsi condizionare dagli argomenti suggestivi spesso strumentalizzati ma bensì deve attenersi ai dati reali, sanitari ma soprattutto al buonsenso orientato alla protezione dell’individuo e della comunità che rappresenta».  “Ma i dati reali, la stessa, come il buonsenso e la protezione dell’individuo li tira fuori solo ora? Potrebbe spiegarci perché la nutrita pattuglia di giovani studenti calabresi, e sono tanti, a Perugia non possano rientrare? Conosce i dati? Umbria contagi zero…Villa Torano, in provincia di Cosenza oltre 100. Ci dispiace che si permette di tirare in ballo anche strumentalmente i sentimenti, mentre fa finta di ignorare  le eventuali conseguenze sulla salute mentale di giovani costretti all’esilio forzato, e anche e non meno importanti conseguenze economiche, per le famiglie costrette a far fronte a spese impreviste, a questo punto perseverando nel suo intendo, se ne faccia carico.  Un Governatore deve muoversi sul principio dell’etica e della giustizia, e su una capacità di analisi di tutti gli aspetti di una problematica, troppo facile e superficiale per non dire infantile, liquidare tutto con un  augurio ai giovani  rimasti al Nord che “possano tornare per un grande abbraccio liberatorio» Conclude il coordinatore MDC “Presidente prenda atto di non essere in grado nel gestire un rientro in sicurezza di tutti coloro che per rispetto delle norme e dei propri conterranei sono rimasti nei luoghi di studio e lavoro, faccia l’unica cosa sensata che può a questo punto fare, organizzi Bus e treni speciali, faccia i tamponi laddove i sanitari lo ritengano opportuno,  e restituisca alle proprie famiglie ed alla propria terra tutti coloro che si sono, loro per davvero, sacrificati per tutti gli altri calabresi.