Progetto Meridiano, Oliverio esempio di “Culto innaturale o patologico della propria persona”.

Dopo aver visto il Presidente Mario Oliverio in televisione possiamo dire che il cosiddetto narcisismo descritto come “Culto innaturale o patologico della propria persona”, sembra aver contagiato una parte dei rappresentanti politici calabresi. Nel caso visto in televisione si può riscontrare evidente l’incapacità di valutare con equità sé stessi, o di fare un qualsivoglia esame di coscienza. Non si può giudicare con altro metro le esternazioni dell’ex Governatore della Regione Calabria e sul suo vittimismo nell’individuare nella indagine giudiziaria che lo ha visto coinvolto le ragioni della sua debacle politica. Noi di Progetto Meridiano riteniamo fondamentale non avere debiti con la giustizia per ambire ad un ruolo nella gestione della cosa pubblica ma siamo naturalmente garantisti in assenza di condanna. Infatti nel caso specifico il Governatore Oliverio ha portato a termine il suo mandato. La mancata ricandidatura dell’ex Governatore non è imputabile alle indagini di cui era oggetto ma al risultato fallimentare della sua giunta; un giudizio politico dunque su cinque anni che hanno lasciato la Calabria ultima in tutti gli indicatori economici. Una Regione che non offre opportunità professionali e di lavoro dignitoso e dalla quale i giovani, e non solo, debbono emigrare per provare a costruirsi il proprio percorso di vita. Problemi come la gestione dei rifiuti, il dissesto idrogeologico, la manutenzione del territorio, la protezione dei nostri mari, il nodo turismo, sono rimasti sostanzialmente irrisolti. Il mancato rilancio della più importante infrastruttura quale è il porto di Gioia Tauro/ San Ferdinando e poi la scelta di mantenere la delega del turismo e, ancor di più, dell’agricoltura, sulla quale hanno pesato i ritardi nell’attuazione del programma di Sviluppo Rurale e la scarsa efficacia della spesa a causa della dispersione dei fondi su misure a superficie e poco rivolti agli investimenti. La guerra personale che l’ex Governatore ha intrapreso con il Commissario Scura a discapito del diritto di cura dei cittadini calabresi che ha di fatto impedito di affrontare l’enorme situazione debitoria del bilancio sanitario e l’efficientamento del comparto attraverso l’accorpamento degli Hub Pugliese Ciaccio con il Mater Domini in modo da ridurre gli sprechi e migliorare i servizi. Per non parlare delle mancate assunzioni di personale sanitario necessario a coprire il gap riguardante i Lea (livelli essenziali di assistenza), che ha lasciato anche l’Hub di Cosenza in condizioni di grave insufficienza per mancanza di personale. Il fallimento della Fondazione Campanella poi è la ciliegina sulla torta. Su questo noi di Progetto Meridiano pensiamo debba interrogarsi l’ex Governatore della Calabria perché purtroppo per lui siamo calabresi che hanno memoria dei suoi fallimenti politici.